Nei documenti

  1. DPCM del 26 aprile 2020
  2. Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020
  3. Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri del 24 aprile 2020
  4. Ordinanza della Regione Emilia-Romagna n. 66 del 22 aprile 2020 (citata espressamente in quanto lo Studio Etis ha sede in tale Regione)

si possono individuare tutte le nuove misure di prevenzione da attuare nei luoghi di lavoro, e non solo, a partire da lunedì 4 maggio, data di inizio della ormai nota FASE 2.

Rimandando a successivi articoli l’analisi di alcune misure previste, poniamo l’attenzione di una misura di prevenzione non nuova ma che mantiene una fondamentale importanza nella lotta alla diffusione del virus: l’utilizzo delle mascherine.

Al fine di adottare una mascherina idonea all’ambiente frequentato si esprimono le seguenti considerazioni.

  • Le mascherine si possono suddividere in 2 macrocategorie: i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) e i DM (Dispositivi Medici).
  • I DPI proteggono chi li indossa, i DM limitano la trasmissione da chi li indossa verso gli altri (ad esempio proteggono il paziente dal medico che lo indossa), pertanto i DM non possono essere considerati dei DPI.

  • I DPI in quanto tali devono essere provvisti di una marcatura CE.
  • Qualora tali mascherine non siano reperibili sul mercato, prima di procedere all’acquisto di un tipo di mascherina il Datore di lavoro deve almeno verificare che il prodotto che acquista sia tra quelli validati dall’INAIL.
  • Alcune mascherine sono classificate “lavabili”; poiché test di prova hanno dimostrato che il lavaggio fa perdere alla mascherina la sua proprietà filtrante (in particolare si perdono le caratteristiche elettrostatiche di protezione), per tali mascherine è indispensabile verificare la validazione da parte dell’INAIL.
  • Le mascherine facciali filtranti (quelle individuate con la sigla FF) sono dispositivi di protezione individuale di terza categoria, pertanto per il loro uso è obbligatoria la formazione con addestramento.
  • Si ricorda infine che negli ambienti di lavoro devono essere privilegiati i DPC (Dispositivi di Protezione Collettiva) rispetto ai DPI, pertanto, la prima misura da adottare per limitare la diffusione del contagio è quella di strutturare le postazioni di lavoro in modo tale che sia sempre garantita la distanza minima di 1 metro tra i lavoratori.

Le immagini sono tratte dal webinar “Mascherine…. facciamo chiarezza!” tenuto dal docente Marco Magro e promosso da AiFos (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul lavoro)